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martedì 29 maggio 2012

Moldavia, verso una democrazia basata sul libero mercato.

L'Unione europea si batte per sostenere i paesi vicini a diventare delle democrazie moderne competitive a livello globale. Nel caso della Moldavia, l'UE sta negoziando la liberalizzazione dei visti e un accordo per il libero scambio. Il 29 maggio questi temi saranno discussi in occasione del 15° incontro della delegazione alla commissione di cooperazione parlamentare UE-Moldova. Abbiamo incontrato la deputata rumena Monica Macovei, a capo della delegazione.

Dalla dichiarazione d'indipendenza della Transinstria, una regione della Moldavia nell'Est del paese, hanno generato delle tensioni. Quale può essere il ruolo dell'UE nella risoluzione di questo conflitto?

Ho visitato la Transnistria. Molte persone se ne sono andate e la regione è ormai vuota. La gente ha bisogno di lavoro, welfare e principi per costruire la propria vita.

La Repubblica di Moldavia sta negoziando per ottenere la liberalizzazione dei visti e l'accordo di libero scambio globale e approfondito in tutto il paese, Transnistria compresa. In questo modo tutti ne trarranno vantaggio.

Nella storia il commercio ha sempre portato al progresso, migliorato le relazioni tra i popoli e stimolato lo scambio culturale e delle idee.

In che modo il commercio può contribuire alle riforme in Moldavia? E in quali cambiamenti può sperare l'Unione europea?

L'accordo di libero scambio globale e approfondito fa parte degli accordi di associazione - un accordo che l'Unione europea può concludere con uno o più paesi terzi o organizzazioni internazionali, ndr - iniziati in marzo 2012 e che spero verranno conclusi entro il 2013.

La loro firma spingerà la Moldavia ad adattare le proprie strutture economiche e legali per assicurare la competitività necessaria al libero mercato, attirando così gli investitori stranieri.
Questo permetterà anche alla Moldavia di vendere i propri prodotti nel mercato europeo.

Il programma di liberalizzazione dei visti include anche molti punti legati ai diritti umani, che sono provvisoriamente sospesi. La Moldavia ha bisogno per esempio di una legge antidiscriminatoria. Oltre ad una riforma sul proprio servizio d'intelligence: al contrario di molti paesi della regione, la Moldavia non ha seguito il processo di riforme legate alla preadesione delle NATO.

Perché l'Unione europea s'interessa alla Moldavia? Interessarsi alla sua politica interna potrebbe comportare dei rischi o degli svantaggi?

È importante perché l'Unione europea vuole diffondere i propri valori e principi a tutti i paesi, in particolare quelli limitrofi. Questo significa migliorare il livello di vita dei cittadini e più sicurezza nella regione. Spero di poter festeggiare il giorno in cui la Moldavia entrerà a far parte dell'Unione europea rispettando tutti i criteri.

mercoledì 16 maggio 2012

Moldova: Ashton e Fuele, Chisinau è un “esempio” per i paesi del vicinato orientale.
 
 La Repubblica di Moldova è un “buon esempio” per i paesi della politica europea di vicinato orientale: lo hanno affermato oggi a Bruxelles l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Catherine Ashton, e il commissario all’Allargamento, Stefan Fuele. Nel presentare il rapporto annuale della Commissione europea su Chisinau, Fuele ha sottolineato che il paese “è sulla buona strada” e che Bruxelles si complimenta “per quanto fatto dalle autorità moldave”. Adesso l’Ue vorrebbe vedere nuovi progressi in due aeree: in primo luogo nella messa in atto delle riforme varate dal governo. In secondo luogo, nella realizzazione di ulteriori passi in avanti per la creazione di “un quadro inclusivo per le riforme”. E’ necessario inoltre ricomporre le divisioni interne della società moldava. (segue) (Beb)
www.agenzianova.it

giovedì 10 maggio 2012

Perché investire in Moldavia?

Valeriu Lazăr ha poco più di quarant'anni. E', dal 2009, ministro dell’Economia e vice-primo ministro della Moldavia. Ha assunto l’incarico in piena crisi economica ed è uno dei punti di riferimento del governo. In questa intervista spiega come la Moldavia ha reagito alla crisi, quale il suo modello di sviluppo, perché offre opportunità d'investimento
Ministro, quali le risposte del suo governo alla crisi economica?
Abbiamo presentato da poco un rapporto che contiene tutte le misure anti-crisi adottate da quando, nel settembre 2009, si è insediato il nostro governo. Da allora ho avuto la responsabilità di elaborare un programma per stabilizzare e rilanciare l’economia. Nel terzo trimestre del 2009 la decrescita economica era del 4,9%. Da lì abbiamo fatto analisi molto dettagliate per poter innanzitutto leggere la situazione. Nonostante la decrescita complessiva del 2009 sia stata del 6,9% del Pil, già nel 2010 siamo riusciti a crescere del 7,1% e nel 2011 del 6,4%. Tra i nostri vicini, né la Romania, né l’Ucraina sono cresciuti così tanto.
Segue:  http://www.balcanicaucaso.org/aree/Moldavia/Perche-investire-in-Moldavia-116194

Aprire un’attività in Moldavia. Investire in Moldova.

 Investire ed avviare un’attività in Moldova, è già stato oggetto di alcuni nostri post in passato.   Oggi, intervistiamo il dott. Stefano Bernabeo, Presidente Confindustria Moldova che ci ha gentilmente concesso un’intervista sulle opportunità legate ad investimenti ed aperture di attività in Moldavia.   Passiamo direttamente alle domande.


Qual’è il ruolo della sua Associazione in un Paese ai confini dell’Europa e quali sono gli obiettivi che vi date in prospettiva futura?

Il ruolo di Confindustria Moldova si configura essenzialmente come strumento di aiuto, sviluppo e tutela delle aziende italiane presenti in Moldova o che hanno piani di sviluppo in questo paese. Le prospettive future sono ovviamente quelle di consolidare la struttura confindustriale e di dare sempre il massimo dell’assistenza ai processi di internazionalizzazione dell’impresa Italia in Moldova. Siamo attualmente inseriti dal Governo Moldavo nel tavolo di discussione relativo a nuove leggi in materia economica, unici Italiani, insieme alle altre 14 principali organizzazioni economiche moldave e straniere, su un totale esistente di circa 3000. Allo stesso modo lavoriamo con la Direzione Generale delle Dogane e con l’EBA, l’Associazione europea che raggruppa le più grandi imprese presenti in Moldavia alla quale siamo legati da un importante accordo di collaborazione e di interscambio di informazioni.


Quali sono i settori che a medio termine, possono essere considerati interessanti per un imprenditore che decide dall’Italia o da un altro paese, investire per avviare un’attività in Moldavia?

I settori di interesse sono molteplici, oltre ai classici settori del manifatturiero, tessile, calzaturiero, stanno assumendo una importanza rilevante il settore dell’energia, inteso nonsolo come rinnovabili, ma anche come adeguamento reti gas ed elettriche. In questo senso ci stiamo muovendo con impegno, partendo dallo studio della legislazione attualmente presente in Moldavia e le relative modifiche da proporre al Governo Moldavo per renderla adeguata alle normative europee e permettere così alle ns. aziende di investire con la giusta tranquillità. Anche il settore commerciale, con il progressivo innalzamento del livello di benessere economico che sta vivendo questo Stato, risulta essere interessante per le ns. imprese. Allo stesso modo il settore agricolo, che presenta delle importanti opportunità sia per quanto riguarda l’agricoltura che per la zootecnia e agroindustria, e’ da valutare con la giusta attenzione. Da non tralasciare anche il comparto dei servizi, soprattutto di quelli rivolti verso l’Italia, dove, per il basso costo della forza lavoro e la relativa facilità di reperire personale con conoscenza della lingua italiana, ci sono importanti spazi per creare strutture di servizi contabili e di call center rivolti verso l’Italia che, per altro sono già utilizzati dalle principali banche italiane.In quale parte del Paese, conviene localizzare l’attività? (Chisinau, Trasnistria, resto della Moldavia) La Moldavia e’ uno Stato relativamente piccolo e non ci sono differenze così grandi tra le varie zone del paese. Discorso a parte merita la Transnistria, dove a seguito dei recenti cambiamenti politici si aprono nuove ed importanti novità che ci vedono in prima linea con le principali organizzazioni, il DAI americano per i progetti agricoli, e l’EBA per i progetti industriali con i quali abbiamo partecipato ai primi forum in Transnistria per avvicinare le ns. imprese a questa zona dalle prospettive così interessanti. Quali sono i principali vantaggi di aprire un’attività in Moldavia e quali sono invece le criticità a cui bisogna far fronte?I vantaggi di internazionalizzare in Moldavia sono consistenti, dalla normativa fiscale che tassa i redditi d’impresa con un massimo del 12%, alle agevolazioni, per il “made in Moldova”, che permettono di entrare nel grande mercato russo e in generale in tutti i paesi CSI a dazio zero. Oltre ad un costo di manodopera più basso rispetto agli altri paesi balcanici e con costi energetici molto contenuti. Come in tutti i paesi dell’Est Europa, ci sono delle difficoltà relative alla burocrazia e alla corruzione che, inutile negare, esiste; seppur anche in Italia ci siano degli esempi eclatanti su questi sistemi che si pensavano superati. In generale la ns. funzione di assistenza e tutela va riferita anche alle risoluzioni di queste problematiche.   Delocalizzare in Moldavia per un’azienda italiana od europea, ha ancora senso? E quali problematiche doganale e burocratiche si potrebbero incontrare se si decidesse delocalizzare in Moldavia per esportare verso l’UE? Relativamente a questo punto ci tengo a sottolineare che Confindustria non condivide e non agevola la delocalizzazione delle imprese italiane, intesa come chiusura delle attività in Italia e apertura all’estero, ma bensì il nostro lavoro e’ mirato a favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane che per stare sui mercati hanno necessita di trovare nuove economie e nuovi mercati mantenendo la ns. “italianità” che ha sempre fatto la differenza nei mercati di tutto il mondo dove le ns. aziende si sono trovate ad operare. Premesso questo, ribadisco, per quanto spiegato prima che ci sono delle logiche importanti per internazionalizzare in Moldavia e riesportare verso la UE o verso i paesi CSI. Le problematiche doganali esistono ma ormai sono in via di normalizzazione; non dimentichiamo che sono iniziati in questi giorni i negoziati sul libero scambio tra la UE e la Moldova. Inoltre sono presenti in Moldova 7 zone economiche libere con importanti agevolazioni e facilitazioni previste proprio per le lavorazioni che devono rientrare nella UE o che devono essere riesportare verso i paesi CSI I costi e l’approvvigionamento dell’energia sono un problema in Moldavia?   L’approvvigionamento di energia in Moldova e’ in fase di miglioramento per i costanti investimenti sul rinnovamento delle reti, anche se ancora molto c’è da fare. I costi sono indicativamente del 20/25% inferiori a quelli europeiVendere al mercato interno Moldavo : quali sono i prodotti e servizi da sviluppare per il mercato interno e dove quindi, ci sono ancora ampi spazi di crescita?Il mercato interno moldavo, seppur in crescita come sottolineavo prima, si scontra con le dimensioni di un paese relativamente piccolo e con circa 3700000 abitanti. Per cui molte aziende che producono beni o servizi in Moldavia trovano riscontri anche per il mercato interno, ma questo non risulta essere il fattore predominante di interesse per investimenti in questo paese, con eccezione del settore delle costruzioni, civili ed industriali, che sta vivendo un momento di grande espansione e dell’arredamento.     Quali sono le caratteristiche tipo che deve possedere un imprenditore che intende venire a fare business in Moldavia per parecchio tempo? La Moldavia e’ uno Stato relativamente piccolo e non ci sono differenze così grandi tra le varie zone del paese. Discorso a parte merita la Transnistria, dove a seguito dei recenti cambiamenti politici si aprono nuove ed importanti novità che ci vedono in prima linea con le principali organizzazioni, il DAI americano per i progetti agricoli, e l’EBA per i progetti industriali con i quali abbiamo partecipato ai primi forum in Transnistria per avvicinare le ns. imprese a questa zona dalle prospettive così interessanti. I vantaggi di internazionalizzare in Moldavia sono consistenti, dalla normativa fiscale che tassa i redditi d’impresa con un massimo del 12%, alle agevolazioni, per il “made in Moldova”, che permettono di entrare nel grande mercato russo e in generale in tutti i paesi CSI a dazio zero. Oltre ad un costo di manodopera più basso rispetto agli altri paesi balcanici e con costi energetici molto contenuti. Come in tutti i paesi dell’Est Europa, ci sono delle difficoltà relative alla burocrazia e alla corruzione che, inutile negare, esiste; seppur anche in Italia ci siano degli esempi eclatanti su questi sistemi che si pensavano superati. In generale la ns. funzione di assistenza e tutela va riferita anche alle risoluzioni di queste problematiche. Relativamente a questo punto ci tengo a sottolineare che Confindustria non condivide e non agevola la delocalizzazione delle imprese italiane, intesa come chiusura delle attività in Italia e apertura all’estero, ma bensì il nostro lavoro e’ mirato a favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane che per stare sui mercati hanno necessita di trovare nuove economie e nuovi mercati mantenendo la ns. “italianità” che ha sempre fatto la differenza nei mercati di tutto il mondo dove le ns. aziende si sono trovate ad operare. Premesso questo, ribadisco, per quanto spiegato prima che ci sono delle logiche importanti per internazionalizzare in Moldavia e riesportare verso la UE o verso i paesi CSI. Le problematiche doganali esistono ma ormai sono in via di normalizzazione; non dimentichiamo che sono iniziati in questi giorni i negoziati sul libero scambio tra la UE e la Moldova. Inoltre sono presenti in Moldova 7 zone economiche libere con importanti agevolazioni e facilitazioni previste proprio per le lavorazioni che devono rientrare nella UE o che devono essere riesportare verso i paesi CSIOvviamente l’internazionalizzazione della propria impresa per l’imprenditore italiano presuppone la disponibilità di capitali di investimento, non necessariamente elevati, ma comunque indispensabili per iniziare una attività in questo paese ed in generale in tutti i paesi balcanici, oltre ad una buona predisposizione per l’organizzazione dell’impresa unitamente ad uno spirito “positivo” che permetterà di superare le difficoltà che inevitabilmente intervengono quando si tratta di aprire attività economiche e produttive in paesi stranieri.
Ringraziamo il dott Bernabeo per la disponibilità accordataci.

http://affaripropri.com/2012/05/aprire-unattivita-in-moldavia-investire-in-moldova/