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giovedì 27 ottobre 2011


La Camera di Commercio e Industria della Repubblica Moldova ha incontrato una delegazione italiana

Il 5 ottobre 2011, la Camera di Commercio e Industria della Repubblica Moldova ha avuto un incontro con una delegazione italiana, nell'ambito della quale si è parlato del miglioramento dei rapporti di collaborazione nel campo degli affari dei due paesi.
La delegazione italiana era composta dai seguenti rappresentanti: Marco Clemente, il Ministro Plenipotenziario degli Affari Esteri dell'Italia; S.E. Stefano De Leo, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario della Repubblica Italiana nella Repubblica Moldova; Roberto Pace, il Presidente della Camera di Commercio e Industria Moldo-Italiana.
Il Dott. Marco Clemente ha mostrato un grande interesse per il funzionamento del sistema camerale in Repubblica Moldova e della collaborazione tra la CCI della Moldova e i rappresentanti del mondo d'affari italiano, compreso la Camera di Commercio e Industria Moldo-Italiana. "Lo scopo della nostra visita è quello di monitorizzare le attività delle istituzioni e delle organizzazioni italiane in Repubblica Moldova, ma i rapporti economico-commerciali di collaborazione fra le istituzioni modave e quelle italiane sono assai importanti", ha dichiarato il Dott. Marco Clemente.
Il Presidente della Camera di Commercio e Industria della Repubblica Moldova, il Dott. Gheorghe Cucu ha fatto conoscere agli ospiti il quadro legale, la struttura e le attività del sistema camerale moldava. „La CCI della RM è uno dei fondatori della C.C.I-MD e lo stesso ha firmato degli accordi di collaborazione con più istituzioni camerali regionali dall'Italia, nell'ambito delle quali sono stati organizzati varie attività e interscambi.
Abbiamo sempre cercato di rafforzare la collaborazione con le associazioni degli investitori italiani in Moldova. Anche se ci sono varie modalità per sostenere le imprese, abbiamo deciso di fondare la Camera di Commercio e Industria Moldo-Italiana, che ha dimostrato la sua vitalità", ha dichiarato Dott. Cucu.
Il ministro Clemente ha apprezzato l'interesse per il rafforzamento dei rapporti di collaborazione tra le istituzioni e imprese moldo-italiane, sottolineando che per il Governo Italiano è importante  l'esistenza dei rapporti (partnership) efficaci tra la CCI della Repubblica di Moldova, C.C.I- MD e gli imprenditori italiani.

mercoledì 26 ottobre 2011

EUROPA - Da una piccola Chiesa d'Europa - La prima settimana sociale in Moldova e i 40 anni del Ccee
Da una piccola Chiesa dell'Est un messaggio inatteso per le altre Chiese d'Europa. È venuto nei giorni scorsi dalla prima settimana sociale vissuta dalla Chiesa moldava a Chisinau sul tema "Il coraggio di crescere accanto agli ultimi".
Bisogna ricordare il passato e guardare il presente di questa terra per rendersi conto di un segno sorprendente della vitalità di una minuscola comunità guidata dal vescovo Anton Cosa. Nell'oppressione subita a lungo, nella povertà e nella situazione sociale che oggi vede una lacerante emigrazione femminile, si esprimono la sofferenza e la voglia di riscatto di un popolo. I cattolici - minoranza assoluta - hanno compreso che al tempo della medicazione delle ferite, inferte dalla dittatura marxista alla coscienza e al corpo, occorreva far seguire il tempo della ricostruzione e della speranza.
Un percorso tutto in salita e con pochissime risorse a disposizione. Non hanno esitato a muovere i passi e, con la prima settimana sociale, hanno dato un segnale al loro Paese, un segnale condiviso anche dai fratelli delle Chiese ortodossa e battista che hanno voluto essere presenti almeno in parte alle tre giornate. Una sensibilità ecumenica che diventa per se stessa un messaggio di fiducia nel dialogo anche per le altre Chiese d'Europa.
I cattolici della Repubblica di Moldova, consapevoli di non essere un'isola nel continente europeo, hanno voluto ascoltare la voce di altre esperienze analoghe, quella italiana e quella francese, per cogliere il valore e la prospettiva del camminare insieme sulle strade d'Europa. Ed è proprio nello stare evangelico sulla strada, ricordato dal vescovo Cosa nelle conclusioni della settimana, che l'impegno nel sociale si coniuga in terra moldava con l'impegno per la nuova evangelizzazione.
Inevitabile, ma anche spontanea e bella, coincidenza dei due volti della testimonianza cristiana poiché i valori che riguardano la persona sono sempre, ovunque e tutti non negoziabili. Valori inscindibili che sostengono la vita dell'uomo in ogni stagione e in ogni luogo. Il coraggio di crescere accanto agli ultimi, tema della settimana sociale moldava, seguita passo per passo a Chisinau da SIR Europa, ha ripreso e rilancia il percorso europeo della Chiesa cattolica. Si propone cioè in un continente messo alla prova dalla crisi, come segno di una fede che dalla contemplazione della Parola prende motivo e forza per levare la voce a nome dei più diversamente fragili.
Prende la parola per dire, quale suo specifico contributo, le ragioni della speranza cristiana anche alla politica, all'economia e alla finanza.
Prende la parola per denunciare e condannare il cinismo dei poteri ma ancor più, per indicare loro la direzione per promuovere quei valori non negoziabili senza i quali essi stessi cadrebbero come anche la storia recente d'Europa insegna.
Ecco quanto è avvenuto a Chisinau in una terra che ha vissuto la tragedia e con questa memoria guarda all'Unione europea con realismo e saggezza critica che sono altro rispetto allo scetticismo. E forse, questo nella sua umiltà, vuole essere un messaggio di incoraggiamento alle Chiese d'Europa in questo anno 2011 che coincide con i quaranta anni di vita del Consiglio delle conferenze episcopali europee. Incoraggiamento nel dare un volto, anzi più volti, alla nuova evangelizzazione perché sia visibile e credibile una Chiesa che sceglie di stare con ancor più amore e intelligenza dentro un passaggio particolarmente difficile della storia comune europea.

Paolo Bustaffa


http://www.ilnuovotorrazzo.it/read_news.asp?id=2472

giovedì 13 ottobre 2011

Vivere e lavorare in Moldavia. Intervista ad Alfredo Ferrari

di Silvia Biasutti


Alfredo Ferrari, general manager dell’agenzia turistica “Go East, Go West” e segretario generale del Club Italiano di Chişinău, da molti anni risiede nella capitale della Repubblica Moldova. Con il suo lavoro riveste un ruolo ponte insostituibile per gli italiani che si recano in questo Paese. L’abbiamo intervistato per scoprire come si vive e lavora a Chişinău.
Le dò il benvenuto tra le pagine virtuali di “East Journal”. Da quanto tempo risiede a Chişinău e di cosa si occupa?
Buongiorno, la ringrazio per il benvenuto su questo periodico che si occupa dell’Europa orientale. Risiedo in Moldova da circa 8 anni e fondamentalmente mi occupo di turismo ricettivo essendo l’unico operatore turistico italiano qui presente in possesso di regolare licenza. Come attività secondarie la mia società si occupa anche di immobiliare e consulenze d’affari.
Quali scelte l’hanno portato a vivere in Repubblica Moldova?
Senza dubbio quando sono arrivato nel 2003 questo paese era ai più sconosciuto e quindi per me che da 20 anni mi occupo di turismo ricettivo italiano in giro per il mondo ha rappresentato una sfida, inoltre con la mia base operativa di Chisinau posso comodamente gestire il turismo italiano interregionale che si muove tra Moldova, Romania ed Ucraina grazie a specifiche collaborazioni con agenzie di quei paesi.
Dal 15 settembre scorso è diventato segretario generale del Club Italiano di Chişinău: di cosa si occupa questa associazione?
Il Club Italia di Chişinău è stato fondato e registrato presso il Ministero della Giustizia moldavo nello scorso mese di febbraio. Siamo una libera associazione di persone senza scopo di lucro. L’ idea era partita da me e da altri 7 soci fondatori nell’anno 2010 perché volevamo riunire tutta la comunità italiana qui presente al fine di conoscerci meglio ma soprattutto per poter organizzare avvenimenti culturali italiani in questo paese a beneficio della nostra comunità e per diffondere la nostra cultura in questo paese. Non ultimo, il Club ha anche come missione quella di supportare i nuovi arrivati e/o quei connazionali che hanno interesse a trasferirsi qui con consigli pratici legati alla burocrazia ed alla legislazione moldava, soprattutto inerenti la tematica migratoria.
Come general manager dell’agenzia turistica “Go East-Go West” come giudica lo stato dell’arte del comparto turistico della Moldova?
Reputo la Moldova un paese con un vasto potenziale turistico da sviluppare, sopratutto nel comparto agrituristico ed enogastronomico, purtroppo l’infrastruttura del paese assai precaria e gli scarsi finanziamenti ed investimenti sul turismo rurale limitano, per il momento, alla sola città di Chisinau lo sviluppo generale del turismo. Al di là di questo comunque negli ultimi due anni si notano dei cambiamenti, soprattutto di mentalità, che lasciano ben sperare per il futuro.
Che rapporti ci sono tra italiani e moldavi a Chişinău?
I rapporti tra italiani e moldavi sono molto cordiali, in questo paese siamo molto apprezzati grazie anche al fatto che l’Italia ospita circa 200.000 (però solo 100.000 secondo le stime ufficiali…) cittadini moldavi molto ben integrati. Inoltre l’egregio impegno dell’Ambasciata d’Italia ha aumentato ancora di più il nostro prestigio qui in Moldova. Non ultimo devo ricordare che negli ultimi anni le coppie miste italo-moldave con prole sono di molto aumentate e ciò fa si che i legami socio-culturali diventano sempre più stretti tra i nostri due popoli.
Quali sono, a suo parere, le prospettive di sviluppo socio-economico che attendono nei prossimi anni alla Moldova?
La più grande sfida per questo paese secondo me sarà quella di far rientrare in parte i suoi lavoratori qualificati che sono oggi all’estero, solo così la Moldova potrà pretendere di attrarre quegli investitori stranieri solidi ai quali aspira, non è infatti un mistero che uno dei principali problemi di quest’economia sia la mancanza di maestranze ben qualificate. Un’altra sfida importante per il Governo Moldavo sarà quella di diminuire il grado di corruzione esistente nel paese e soprattutto apportare le necessarie riforme nei settori della giustizia e degli affari interni richieste da Bruxelles nel cammino verso un’eventuale adesione futura all’UE.
Se vuole aggiungere un consiglio, un auspicio o se vuole raccontare ai lettori di “East Journal” dei suoi prossimi progetti, le lascio la parola:
La Repubblica di Moldova oggi rappresenta il più vicino tra i paesi confinanti ad est con l’Unione Europea, è un paese giovane avendo solo 20 anni di indipendenza e con una grandissima sete di progresso. Suggerisco e consiglio di visitare questo paese che condivide con noi un pezzo di storia, base linguistica e cultura in parte comune.
http://eastjournal.net/2011/10/10/vivere-e-lavorare-in-moldavia-intervista-ad-alfredo-ferrari/

giovedì 6 ottobre 2011


FOTO: Dott.ssa Arch. Vittoria Maria Ionutas Puscasiu, presidente IECIM
IECIM: L’Istituto Economico Culturale Italo-Moldavo è nato nel 1999, con sede a Milano presso il Consolato Onorifico della Repubblica Moldova, e a Chisinau. L'attività dell’Istituto è stata molto intensa in appoggio all’attività Consolare. In sintonia con la funzione istituzionale del Consolato, l’Istituto svolgeva la funzione promozionale operativa dello sviluppo dei rapporti culturali, economici, sociali, e assistenziali tra l’Italia e la Repubblica Moldova.

A questo scopo, nel periodo 2000-2011, l’Associazione ha contribuito allo sviluppo dei rapporti commerciali e tecnici, nonché culturali e di ogni genere, tra i due paesi. Ha promosso varie iniziative, convegni, manifestazioni tendenti a far conoscere e adeguatamente tutelare i due paesi, valorizzando i tratti comuni e le possibilità di collaborazione e intermediazione tra gli operatori interessati agli scambi economici e culturali. Ha collaborato con le autorità governative e politiche dei due paesi, promovendo la produzione di provvedimenti utili allo sviluppo degli scambi italo-moldavi e sensibilizzando gli organi governativi sulla risoluzione di tematiche comune agli associati.
Ha tenuto convegni, riunioni e conferenze anche al livello internazionale. Ha organizzato con il consenso e la collaborazione delle autorità dei due paesi, mostre ed esposizioni di prodotti tipici tradizionali, nonché, manifestazioni artistiche e culturali. Ha promosso iniziative turistiche, manifestazioni fieristiche e missioni economiche nei vari paesi interessati.
Ha promosso l’istituzione di borse di studio e di pratiche commerciali e mediche, la gestione dei corsi di formazione ed addestramento nei settori commerciali, industriali ecc, collaborazione anche con importanti istituzioni umanitarie e di adozioni a distanza.
Ha avuto un ruolo importante nello sviluppo dei rapporti nel sistema sanitario nazionale tra i due paesi.
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Nel libro “Personalità romene in Italia. Storie, interviste ed esperienze” (Edizioni dell’Arco 2008, autrice Violeta Popescu), la Dott.ssa Arch. Vittoria Maria Ionutas Puscasiu raccontava com’e è arrivata a conoscere e sostenere da Milano tanti progetti verso la Repubblica Moldova.
                  
Nel 1992 ha attraversato la Romania sul fiume Prut, passando cioè dall’antica Basarabia, oggi Repubblica Moldova e direi che è rimasta con l’anima lì. Ha con- cepito una strategia per il sostegno delle tante azioni sociali, culturali...perché questa scelta?

L’ospitalità, i sentimenti nobili lontano da interessi materiali, la loro storia diffici-le, le restrizioni, la sofferenza del popolo moldavo mi hanno impressionato molto. La loro posizione geografica li ha messi al centro di tutte le invasioni barbariche in miglia di anni di storia, le deportazioni nella storia recente, la perdita e la riconquista della loro identità come nazione. Il primo progetto proposto in Repubblica Moldova è stato lo stesso Ospedale di chirurgia proposto e poi respinto in Romania, ma anche qui sono apparsi interessi analoghi, che hanno impedito la sua rea- lizzazione. La scoperta in quei anni della realtà moldava, di cui non sapevamo quasi niente, mi ha spinto a continuare a sostenere i miei progetti. Il progetto proposto è stato approvato dal Presidente della Repubblica Mircea Snegur, ma purtroppo è stato boicottato dal Primo Ministro Sangheli e dal Presidente del Parlamento Lucinski. Anche se il progetto è stato respinto, il percorso che ho iniziato non aveva più ritorno, ed ho trovato nella gente il sostegno alla realizzazione di altri progetti umanitari, sanitari e culturali. Dopo qualche anno è arrivata l’apertura dell’Ambasciata della Repubblica Moldova a Roma, apertura della Camera di Commercio Italo-Mol- davo con sede a Milano e Chisinau, l’apertura dell’Istituto Economico Culturale Italo-Moldavo che ancora dirigo.

Gli sforzi sostenuti in quegli anni l’hanno portata alla qualifica di Console Onorario della Repubblica Moldova in Italia nel 1994 e all’apertura del Consolato Onorario che ha ospitato nel Suo Studio di Architettura per ben 14 anni...


Devo dire che il tutto è avvenuto da sé. Per me il popolo moldavo parlava romeno erano romeni, erano miei fratelli, erano quelli che hanno sofferto più di tutti. Questo titolo onorifico, quale e riconoscimento per il mio particolare impegno, ha avuto un particolare significato: mi è stata data la possibilità di aiutare la gente, ho potuto salvare tante vite umane grazie ai progetti che ho realizzato, sono riusci- ta a garantire tanti posti di lavoro con programmi legati alla Regione Lombardia e a Chisinau. Non sono stata un diplomatico in carriera, il che avrebbe dovuto por- tare avanti un discorso politico, io non chiedevo nulla allo Stato moldavo e per- tanto ho avuto molta autonomia, orientando la mia attività alla valorizzazione della loro cultura e potenzialità umana. Per me è stata una missione nell’impiego verso i miei simili, questa è la definizione che do a tutta la mia attività. Il Consolato è stato un mezzo molto efficace per mediare e risolvere tante priorità, riguardo ai progetti impegnativi o a quelli capillari di ogni cittadino che ha lasciato il proprio paese, e cercava un sostegno ed un consiglio, ai malati che volevano morire nel loro paese, al bambino rimasto da solo nel mondo perché gli avevano ucciso la madre, che ho riportato a casa dai suoi nonni, alla ragazza salvata dall’amputa- zione della gamba per un tumore, alle operazioni al cuore dei bambini, al trapianto di reni, etc. I moldavi hanno riconosciuto incondizionatamente il mio impegno con delle medaglie, con premi, con onorificenze (con le quali ho riempito tutte le pare- ti nello Studio), e con tanto amore ed amicizia. Di recente ho concluso la mia car- riera di Console onorario, e posso dire che è stata un’esperienza molto bella e importante nella mia esistenza.

La sua attività si è concentrata con priorità su sostegno ai progetti medici comuni all’Italia e alla Repubblica Moldova, e anche aiuti concreti per gli ospedali della Moldavia. Quali impegni è riuscita a portare a termine?

Ho cominciato questa attività con il gemellaggio degli ospedali italiani con quelli dalla Repubblica Moldova, e siamo arrivati alla telemedicina nel settore della cardiochirurgia infantile. Lo stesso nel settore dello cancro al sangue, leucemia, abbia- mo realizzato un day hospital di ematologia, riuscendo a equipaggiarlo con strumenti medicali di livello europeo. La formazione del personale medico in Italia, presso Ospedali e Cliniche milanesi e gli stessi medici italiani che hanno organizzato corsi a Chisinau. Guarigioni di casi gravi di pazienti moldavi che ho portato in Italia per diverse operazioni. Si sono creati legami con il Centro Dino Ferrari, presso il Policlinico di Milano, un Centro famoso nel mondo per la ricerca, la diagnosi e la terapia delle malattie neurologiche e neuromuscolari. Abbiamo collaborato intensamente con importanti istituzioni umanitarie, prime fra tutte la Fonda- zione Regina Pacis con Don Cesare Lodeserto, che ci ha aiutato al rimpatrio delle ragazze con il foglio di via, ed ha creato anche un Centro di Assistenza delle ragazze-madri a Chisinau. Grazie ad un costante impegno, volto a sensibilizzare coloro che potevano attivarsi per la Moldavia, ho spesso organizzato invio di materiale umanitario con diverse Società ONLUS, la Società ONLUS “PANGEA” (medicine, materassi, etc.) per la spedizione alle Istituzione moldave più bisognose fra cui: ospedali, ricoveri per anziani ed orfanotrofi. L’importanti progetti di cooperazione e gemellaggio fra Ospedali italiani hanno portato in primo piano gli Ospedali Riuniti di Bergamo, con il dott. Giancarlo Cruppi - cardiochirurgia infantile, e l’Ospe- dale San Gerardo di Monza, con il dott. Giuseppe Genduso – oncoematologia, con gli Ospedali moldavi Centro Chirurgia Cardio Vascolare di Chisinau, e l’Istituto di Ricerca Scientifica nel settore della Protezione della Madre e del Bambino” di Chisinau - oncoematologia. Gemellaggi sono stati fatti tra la Clinica Privata Galaxia di Chisinau e la Clinica Columbus di Milano. L’Istituto di Tumori di Milano ha curato tanti cittadini della Repubblica Moldova.

Nel 1999 ha creato una struttura molto importante: l’ Istituto Economico Cultura- le Italo-Moldavo, un mezzo efficace per promuovere i progetti culturali ed economici.

Con l’Istituto Economico Culturale Italo-Moldavo creato nell’anno 1999 sono riuscita, sul piano operativo, a essere molto più efficiente che con il Consolato. L’at- tività dell’Istituto, essendo a carattere non lucrativo, promuoveva lo sviluppo di lega- mi culturali, politici, economici, e soprattutto assistenziali. Per fermare l’immigra- zione, abbiamo creato con aziende italiane nuovi posti di lavoro in Moldavia. Assie- me al Ministero di Immigrazione della Moldavia e con la Regione Lombardia abbiamo creato dei progetti di lunga durata, che hanno permesso di controllare l’immigrazione e la coordinazione dell’immigrazione stessa per i posti di lavoro in Italia, con le aziende italiane interessate. Era stato creato, a Chisinau, uno sportello della
Regione Lombardia con un data base di migliaia di cittadini interessati ad emigrare legalmente. Sono state aperte aziende agricole italiane nella Repubblica Moldova, florovivaisti, allevatori di bestiame, nel settore metalmeccanico, dei computer, dei macchinari, dei vini, dei trasporti, etc. Due volte è stato presentato il progetto alla Camera di Commercio di Milano con Ministri e seguito di operatori economici moldavi.

Ha identificato nella cultura la corsia preferenziale di divulgazione, organizzando eventi che mettevano in rilievo il potenziale culturale della Moldova. Come ci è riuscita?

La cultura è il più veloce veicolo di comunicazione tra i popoli; se si conoscono i valori culturali di un popolo si comincia a conoscere quel popolo a comprenderne le radici, capirne il potenziale. Cosa può essere più totale e completo se non que- sta vicinanza attraverso la cultura? Sono riuscita a realizzare tante manifestazioni culturali e artistiche. Ho visto un interesse ed una costante partecipazione anche da parte dell’Italia. In tutti questi anni con il Consolato e l’Istituto ho organizzato spet- tacoli in tutta Italia: Il soprano, di origine moldava, Natalia Gavrilan di fama inter- nazionale, ed il complesso Jazz Trident, hanno partecipato ad alcune nostre inizia- tive a Milano. Al Teatro Dal Verme di Milano con la presentazione di Mike Buon- giorno è stata organizzata una serata benefica alla quale hanno preso parte, oltre a famosi artisti italiani, anche musicisti moldavi, fra cui un’orchestra di giovani e straordinari fisarmonicisti formata da 54 bambini, premiati anche a livello interna- zionale. Ho coordinato la partecipazione a 4 festival del film d’arte in finale al Festi- val Internazionale del Cinema d’Arte Città di Bergamo, durante il quale avendo patrocinio l’iniziativa, ho consolidato con i Responsabili della Manifestazione un rapporto di ricca ed importante collaborazione. Un altro grande evento culturale è stato dedicato al quinto centenario della morte del Principe Stefano il Grande (1457- 1504), fondatore della Moldavia, di cui oggi rimangono tracce visibili nelle magni- fiche chiese e monasteri disseminate nel paese, alcune delle quali patrimonio del- l’umanità secondo i dettami dell’Unesco.
Per chi vuole conoscere i progetti e le attività dell’Istituto Economico Culturale Italo-Moldovo si consiglia di consultare il nuovo sito web : www.iecim.it

domenica 2 ottobre 2011


In vigore la Convenzione Italia-Moldavia.

È entrata in vigore il 14 luglio scorso la Convenzione tra l’Italia e la Repubblica di Moldova per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Roma il 3 luglio 2002.

sabato 1 ottobre 2011

Conferimento della Cittadinanza
La Moldavia è un bellissimo paese - fertile, salubre e accogliente, con gente aperta, calorosa e padrona del proprio destino. Una tale simbiosi di bellezza e ricchezza spirituale dei nativi che amano la propria terra influisce positivamente anche sui rappresentanti di altri popoli che la sorte ha condotto qui, su questo piccolo frammento di terra situato proprio al centro dell’Europa.
Conferimento della Cittadinanza
Un amore incondizionato– ecco il sentimento che descrive l’attitudine del Presidente della Commissione per lo Sviluppo delle Relazioni Economiche Internazionali e promotore del Programma Business Gate, Rosario Salemi di fronte alla Moldavia. Bisogna ammetterlo – l’amore è reciproco. Qui, durante i diversi anni della propria vita, ha trascorso gran parte del suo tempo, spendendo energie e mettendo a disposizione un grande potenziale artistico a beneficio di questa gente. È qui che ha trovato la compagna di vita che gli ha regalato dei figli: figli belli e pieni d’energia, in perfetta sintonia con i genotipi che caratterizzano le due nazioni. Contemporaneamente ai suoi impegni di base, Rosario Salemi spende grandi forze ed energie al beneficio della Moldavia e del suo popolo. Ciò gli ha permesso di guadagnare un’attitudine di riconoscimento e rispetto sia da parte dei rappresentanti delle strutture istituzionali, sia tra le file della popolazione locale. Il dott. Salemi ha rappresentato più di una volta gli interessi del Ministero dell’Economia della Repubblica Moldova in Italia, ha operato per conto dell’Ufficio di Migrazione e Immigrazione della Moldavia, è stato esperto del gruppo speciale presso il Ministero degli Affari Esteri, ha ricoperto la carica di Consigliere del Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Moldova. Attualmente, continuando la sua missione, Rosario Salemi opera in qualità di Consigliere presso l’Amministrazione del Servizio della Protezione Civile nel campo delle situazioni d’emergenza e per le questioni di collaborazione nella lotta contro le calamità (Italia-Moldova).
Conferimento della Cittadinanza
I suoi meriti di fronte alla Repubblica Moldova sono dovutamente apprezzati, essendo più volte premiati con titoli onorifici. Tra questi – il più alto è sicuramente quello accordato dal Presidente A.I. della Repubblica Moldova attraverso il Decreto n. 248 – VI del 6 settembre 2011, grazie al quale Rosario Salemi diventa cittadino della Repubblica Moldova. Il 27 settembre 2011, Rosario Salemi ha prestato il giuramento di cittadino, mentre la Repubblica Moldova ha accolto un nuovo membro all’interno della sua comunità.
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