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domenica 30 gennaio 2011

STRADE: IMPORTANTE APPALTO PER IL GRUPPO EDIMO IN MOLDAVIA.

L'AQUILA - Il Gruppo Edimo si è aggiudicato ufficialmente l’appalto per il rifacimento di una strada nella Repubblica di Moldavia. Una commessa pubblica da 17 milioni di euro complessivi.
In questi giorni è arrivata una comunicazione ufficiale alla Taddei Spa, una delle aziende di punta del Gruppo Edimo, che ha preso l’appalto in una joint-venture tutta abruzzese con Toto Costruzioni Generali. Nei prossimi giorni saranno firmati i contratti.
L’appalto riguarda il rifacimento in due lotti della strada M2 Chisinau-Soroca nell’ambito del programma di supporto del settore stradale dell’Amministrazione statale delle strade moldova.
Il primo lotto, dal chilometro 26+200 al chilometro 54+850, ha un importo di 12 milioni 633 mila euro.
Il secondo lotto, che va dal chilometro 54+85 al chilometro 71+165, ha un importo di 4 milioni 604 mila euro.
La Taddei Spa opera in Moldavia da circa un anno ed è radicata sul territorio, avendo creato un ufficio con l’assunzione di 30 persone.
“L’importante commessa - dichiara l’amministratore delegato della Taddei Spa, Danilo Taddei - dà ragione alla politica di internazionalizzazione del gruppo. Dopo l’appalto del ponte sul Danubio a Novi Sad, in Serbia, arriva anche quest’importante lavoro”.
  29 Gennaio 2011
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/strade-importante-appalto-per-il-gruppo-edimo-in-moldavia/17676-2/

martedì 11 gennaio 2011

ITALIA/MOLDOVA - CAMERA: CONVENZIONE PER EVITARE DOPPIE IMPOSIZIONI. ON.BARBI: “OPPORTUNITÀ INVESTIMENTO PER OPERATORI ECONOMICI ITALIANI”.

ITALIANI ALL’ESTERO – SICUREZZA SOCIALE 

      Si è svolta oggi alla Camera la Discussione del disegno di legge “Discussione del disegno di legge: S. 2095 - Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Moldova per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali”.

    La relazione del disegno di legge è stata effettuata dall’on. Mario Barbi: “La Convenzione e l'annesso Protocollo in esame, firmati a Roma il 3 luglio 2002, sono nati dall'esigenza di disciplinare gli aspetti fiscali derivanti dalle relazioni economiche tra Italia e Moldova. Con la Convenzione si predispone la cornice normativa necessaria a favorire lo sviluppo dell'insieme dei rapporti finanziari e commerciali bilaterali, fissando alcune condizioni utili ad incrementare le opportunità di investimento per gli operatori economici italiani in condizioni di maggiore competitività con le imprese concorrenti degli altri Paesi industrializzati”.

    “Secondo i dati forniti dall'ICE, negli ultimi tre anni l'Italia ha incrementato la propria posizione sul mercato moldavo, diventando uno dei principali Paesi investitori. Attualmente il nostro Paese si posiziona al quarto posto per numero di aziende, con 736 aziende a partecipazione italiana registrate nel Paese e operanti maggiormente nell'area della capitale. Gli investimenti più significativi sono stati realizzati nel settore finanziario, immobiliare, del commercio all'ingrosso e si registra anche un aumento delle imprese attive nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Come già accennato in passato, vi è l'urgenza di consolidare il quadro dei rapporti bilaterali con la Moldova, posta ai confini dell'Unione europea, ma impegnata in un difficile e coraggioso processo di stabilizzazione istituzionale ed economica che non accenna tuttavia a trovare una soluzione compiuta. Le recenti consultazioni politiche hanno registrato una situazione di stallo poiché la coalizione dei tre partiti filo-europei ha ottenuto una maggioranza per esprimere un Governo, ma non ha voti a sufficienza per sbloccare l'empasse istituzionale, che dopo due anni ha riportato alle urne i moldavi”.

    “L'Italia ha incrementato la propria posizione nel mercato moldavo ed è quindi un partner importante per contribuire allo sviluppo di quel Paese – ha spiegato invece Enrico Pianetta - È quindi necessario creare un insieme di condizioni per garantire gli investitori e fare in modo che ci sia equità per quanto a attiene tutti gli aspetti economici e finanziari e alla parte relativa alla tassazione. Questo provvedimento si pone quindi l'obiettivo di creare la normativa necessaria a favorire lo sviluppo dell'insieme dei rapporti finanziari e per creare le condizioni atte a incrementare le opportunità di investimento per gli operatori economici italiani, in maniera tale da far sì che ci siano le condizioni per arrivare ad una competitività adeguata nei confronti degli investitori appartenenti ad altri Paesi industrializzati”.

    “Tra l'altro questo insieme di elementi si inserisce in un Paese, la Moldova, che ha necessità di incrementare il proprio processo di stabilizzazione e, come il relatore ha evidenziato, siamo di fronte anche ad una precarietà della situazione politica. La Moldova ormai rappresenta uno Stato che confina con l'Unione europea; di qui la nostra necessità di creare quelle condizioni di attenzione anche per contribuire a fare in modo che questo Paese, che indubbiamente ha caratteristiche economiche e sociali precarie, abbia la capacità di poter innescare un più rapido processo di sviluppo.
In questo senso i nostri investitori, soprattutto nel settore immobiliare, del commercio all'ingrosso, dell'informazione e della comunicazione, possono trovare con l'applicazione di questo provvedimento quegli elementi, quelle clausole e quelle garanzie che possono dare maggiore certezza e tranquillità agli investimenti.

    “Ancora una volta ci troviamo ad affrontare legislativamente la questione di come evitare il meccanismo della doppia imposizione – ha spiegato il deputato Fabio Evangelisti - Non sarà la prima né l'ultima, anche perché stiamo parlando in questo caso, per quanto riguarda la Moldova, di una realtà fra le tante - dopo la dissoluzione dell'ex Unione sovietica, che ha condotto alla creazione di una miriade di Stati indipendenti - con le quali noi collaboriamo e c'è un interscambio positivo, per cui le aziende italiane sono particolarmente attive e interessate a questi mercati. Si tratta quindi oggi di fornire uno strumento fiscale che metterà le nostre aziende nelle condizioni migliori, per poter competere con quelle di altri Paesi industrializzati, sia dal punto di vista degli scambi commerciali che dei processi economici. La nota positiva, nello specifico degli scambi con la Repubblica moldava, è che negli ultimi tre anni l'Italia ha incrementato la propria posizione su questo mercato, diventando uno dei principali Paesi investitori, posizionandosi attualmente al quarto posto per numero di aziende, con più di 700 imprese italiane che partecipano, che sono registrate in quel Paese e che operano maggiormente nell'area della capitale. I settori che vedono un maggiore impegno italiano sono quelli finanziario, immobiliare, del commercio all'ingrosso; insomma, le nostre presenze in questi ambiti sono particolarmente significative”.
 
    “Mi devo associare agli interventi degli onorevoli Pianetta ed Evangelisti – ha esordito l’on. Tempestini -  che hanno sollevato, nel contesto di un consenso alla relazione dell'onorevole Barbi, la questione relativa alla Transnistria che rappresenta, effettivamente, un punto dolente nei confronti della Repubblica moldava con tutti i fenomeni ad esso connessi, ossia quelli di uno Stato che si ritrova ai propri confini un non-Stato o, anzi, più che un non-Stato, un'entità, un'enclave, un corridoio che, come ci dice l'informazione, per quel poco che vi si dedica, ha caratteristiche da cui emerge la qualità di non-Stato dal punto di vista della criminalità, della illegalità e, soprattutto, dell'utilizzo che viene fatto di questa enclave, di questa striscia di territorio, per sviluppare e rendere possibili forme illegali di commercio che hanno caratteristiche varie e tra le quali è molto probabile che si possano annoverare traffici di armi e di prodotti pericolosi. Questo aspetto rende la questione moldava una questione molto precaria”.

    “Da questo punto di vista è chiaro che noi favoriamo, con questo provvedimento, a un miglioramento delle condizioni e non soltanto dell'interscambio. Infatti, in qualche modo diamo anche una mano ad una regolarizzazione e normalizzazione di questo Paese che - come ha ricordato l'onorevole Barbi - vive esattamente questo grosso problema del rapporto con l'Unione sovietica (mi correggo, con la Russia, ma non è del tutto sbagliato questo riferimento), che si può configurare come un dito tenuto sul bubbone purulento rappresentato dalla Transnistria. Il Paese moldavo - come sapete - ha anche altre problematiche relative al tema della sua identità: è un Paese con una forte minoranza di origine rumena. Si tratta dunque di problematiche molto complesse, che naturalmente esulano dal dibattito sul testo in esame, ma che - come hanno fatto i miei colleghi - ci spingono (anche come gruppo del Partito Democratico) a sollecitare il Governo ad una presa di posizione, in sede di replica o quando lo riterrà opportuno, o comunque affinché questo tema rimanga all'attenzione, rimanga un tema aperto, trattandosi di una spina nella costruzione di rapporti positivi con Paesi che sono sul versante est dell'Europa” ha concluso Tempestini.
11.01.2011
http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=23610