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giovedì 14 gennaio 2010


Moldavia un Paese molto interessante per le imprese ItalianeGoverno e istituzioni La Repubblica di Moldavia, o Moldova (Republica Moldova) è uno Stato democratico che, dopo essere stato una regione della Romania, ed essere stato annesso all'Unione Sovietica alla fine del secondo conflitto mondiale, ha proclamato la propria indipendenza il 27 agosto 1991. Nonostante ciò, sono rimaste forze russe nel territorio a est del fiume Dniester che, forti della maggioranza slava della popolazione locale, hanno proclamato la Repubblica indipendente della Transnistria (Transdniester), che si colloca come una lunga lingua di terra fra Moldova e Ucraina. Tale Repubblica (la cui capitale è Tiraspol), peraltro non riconosciuta da alcuno Stato europeo, costituisce una delle maggiori situazioni di tensione territoriale nell'area. La regione viene indicata come in stato di "conflitto congelato" dal Consiglio dell'Ue, che più volte nel 2004 (e da ultimo con un comunicato ufficiale del febbraio 2005) ha annunciato di adottare misure restrittive nei confronti della dirigenza della regione transdnestriana della Repubblica di Moldova.Su un territorio di 33.843 kmq, vive una popolazione di poco più di 4,4 milioni di persone (stime al luglio 2005, Transnistria compresa), per la grande maggioranza moldavi - rumeni (78%) e di religione ortodossa (98%).La Costituzione moldava è stata adottata il 29 luglio 1994, ed è entrata in vigore il 27 agosto dello stesso anno, sostituendo la precedente costituzione sovietica del 1979.Le elezioni politiche, che si tengono ogni 4 anni, nominano un Parlamento unicamerale, composto da 101 membri. Esse avvengono a suffragio universale, con la maggiore età prevista a 18 anni.Il Presidente della Repubblica viene nominato dal Parlamento, resta in carica per 4 anni e designa il Primo Ministro (ovviamente sulla base dei rapporti di forza scaturiti dalle ultime elezioni politiche, e dopo le consultazioni con il Parlamento). Il Primo Ministro propone il Consiglio dei Ministri (organo esecutivo), che viene nominato dal Presidente. Per entrare in carica, Primo Ministro, Consiglio dei Ministri e il loro programma devono assoggettarsi al voto di fiducia del Parlamento.Le ultime elezioni presidenziali si sono svolte nell'aprile 2005 (le prossime saranno dunque nel 2009), e hanno visto la riconferma di Vladimir Voronin (del Partito Comunista della Repubblica di Moldova - Prcm - già eletto nel 2001).Le ultime elezioni politiche si sono svolte il 6 marzo 2005, e hanno dato la maggioranza (56 seggi) al Prcm. In base al loro risultato è stato riconfermato Primo Ministro Vasile Tarlev dello stesso Prcm, con Vice Primo Ministro Zinaida Grecianii.Il potere giudiziario è nelle mani della Corte Suprema e della Corte Costituzionale (l'organo cui è delegato il giudizio sulla costituzionalità delle leggi).Amministrativamente il paese è diviso in 32 contee (in moldavo raioane, al plurale raionul), 3 municipalità (fra cui la capitale Chisinau), 1 unità territoriale autonoma (la Gagauzia), e 1 unità territoriale (la Stingua Nistrului, il nome moldavo della Transnistria). Sistema economico Nonostante gli sforzi per risollevarsi dalla lunga crisi seguita all'indipendenza, la Moldova rimane uno dei paesi più poveri d'Europa.Il maggiore problema dell'economia moldava deriva dalla sua totale carenza di risorse energetiche, per le quali dipende interamente dall'importazione (per la maggior parte dalla Russia). La mancanza di energia è stata la causa scatenante della crisi degli anni novanta. Alla Moldova non basta la sua buona produzione agricola, che è favorita da un buon clima e da una terra produttiva, ma deve fare i conti con metodi non ancora aggiornati e non è sufficiente a contrastare i persistenti deficit della bilancia dei pagamenti. Né è bastata una politica di riforme iniziata già nel 1991 (liberalizzazione dei controlli valutari, convertibilità della moneta, blocco dei prezzi, dei tassi d'interesse e dei crediti alle industrie di Stato) per risanare appieno la situazione economica del paese, in cui ancora 3 anni fa' l'80% della popolazione viveva sotto la soglia di povertà e il reddito annuo pro-capite non supera di molto i 600 dollari [1]. Del resto, la stessa Banca Mondiale ha descritto la Moldavia come il paese più povero in Europa e quello che ha sofferto il più lungo periodo di recessione economica in confronto alle altre ex-Repubbliche sovietiche. Quando finalmente stava incominciando ad emergere dalle difficoltà, nel 1998 la crisi finanziaria della Russia (il maggior partner commerciale del paese) ha assestato un altro colpo alla ripresa. Dal 2000 la situazione è migliorata, e la Moldova si sviluppa ad un tasso medio del 6-7%, anche se il percorso per giungere ad un vero risanamento economico è ancora lungo.La gran parte del Pil proviene dai servizi (55,6%, stima a fine 2005), seguita dall'industria (23,9%) e dall'agricoltura (20,5%). Tuttavia è proprio dall'agricoltura che derivano i maggiori proventi delle esportazioni (frutta, vino, vegetali, tabacco), anche se si tratta di prodotti a basso valore aggiunto. Il settore dell'agricoltura rimane il maggior datore di lavoro della Moldavia. Nel primo semestre del 2005 occupava infatti il 42,9% degli 1,4 milioni di lavoratori del paese. In base ai dati del National Bureau of Statistics, il 12% della forza lavoro è attiva nel settore industriale, l'11,8% nel commercio ed il 12,5% in ambito sanitario ed educativo. Quasi i 3/4 di tutti gli occupati sono attivi nel settore privato. Alla fine dello scorso giugno i disoccupati registrati in Moldavia erano 96.000, un numero inferiore dell'8,7% rispetto ad 1 anno prima [2].Come dimostra la tavola 1, il maggior problema del paese consiste nel cronico deficit della bilancia dei pagamenti: l'elevata crescita economica (si stima attorno al 7,5% anche nel 2005) aumenta anziché diminuire i saldi negativi fra importazioni ed esportazioni, che dall'anno scorso hanno superato il miliardo di dollari, e sono previsti in ulteriore aumento nel 2006. La crescita, stimolata soprattutto dalla domanda interna, dalle costruzioni e dalle rimesse emigrati, scatena anche tensioni sui prezzi: negli ultimi anni l'inflazione si è stabilizzata su valori a due cifre.Dal lato positivo, non ci sono valori preoccupanti di deficit del bilancio pubblico, grazie ad una politica fiscale accorta, e, soprattutto, il saldo del debito estero, che fino al 2002 era addirittura superiore al prodotto interno lordo, è sceso costantemente negli ultimi anni, e si prevede in ulteriore diminuzione (sono stati infatti rimborsati in anticipo diversi prestiti, fra cui alcuni del Fmi, della Russia e della Romania). Anche se in aumento, le riserve valutarie sono tuttora insufficienti, bastando a far fronte ad appena 2,4 mesi di importazioni.Nel prossimo futuro, molto dipenderà da congiunture economiche fuori dal controllo delle autorità moldave: l'andamento dei prezzi energetici, le possibili pressioni russe sull'interscambio fra i due paesi, l'andamento dell'annata agricola e dei prezzi dei principali prodotti. Su qualche fattore tuttavia il Governo locale può incidere, aumentando il percorso delle riforme economiche e migliorando il clima di business, per attrarre un maggior flusso di investimenti esteri; ma soprattutto, come vedremo più avanti, intensificando le relazioni con l'Unione europea, di cui nel 2007, con l'ingresso della Romania, la Moldova diventerà il vicino più prossimo.Interscambio con l'estero e con l'Italia In base ai dati diffusi dall'Ufficio statistico nazionale, da gennaio a novembre dello scorso anno il paese ha importato prodotti per un valore complessivo di 2,39 miliardi di dollari, mentre le esportazioni hanno totalizzato 984,5 milioni di dollari.Il deficit commerciale raggiunto dalla Moldavia nei primi undici mesi del 2005 ha superato quindi 1,4 miliardi di dollari. Il commercio estero con i paesi dell'Unione europea ha registrato un deficit di 396,6 milioni di dollari, quello con i paesi Csi di 308,8 milioni di dollari e quello con gli altri paesi dell'Europa centrale ed orientale ha sfiorato i 156 milioni di dollari.Le importazioni si indirizzano verso prodotti minerari (gas e petrolio), chimici, alimentari, alcolici e tabacco, materiali tessili, plastici e di gomma. Per quanto riguarda, invece, le esportazioni il peso maggiore è stato quello di alimenti, bevande e prodotti legati al tabacco, materiali tessili ed articoli relativi, prodotti vegetali, pelle conciata e non, pellicce. In particolare, in forte aumento le esportazioni di vino, che nel 2005 hanno superato i 300 milioni di dollari, dirette verso 37 paesi (ma la Russia rimane l'importatore principale del vino e del cognac moldavi, assorbendo circa l'80% delle esportazioni complessive).Fra i paesi esportatori in Moldova la Russia è nettamente al primo posto (35,8% nel 2004), seguita dall'Italia (13,9%), Romania (10%), Germania (7,3%), Ucraina e Bielorussia (con quote superiori al 6%).Fra i paesi importatori di merci moldave il primo posto spetta all'Ucraina (24,6% nel 2004), seguita da Russia (12,2%), Romania (9,3%), Germania (8,5%), Italia (7,4%).L'Italia è dunque uno dei primi partner commerciali della Moldova, con un interscambio che nel 2004 ha superato i 224 milioni di euro (si veda la tavola 2). L'andamento di tale interscambio è altalenante, come pure in altalena sono i saldi: in sostanziale pareggio nel 2002, attivi per l'Italia nel 2003, passivi nel 2004, tendenzialmente di nuovo in surplus l'anno scorso (di cui si hanno i dati dei primi 10 mesi).I principali prodotti esportati dall'Italia nel corso del 2005 sono: macchinari industriali automatici ed elettrici, articoli di abbigliamento in tessuto e maglia, altre stoffe e cotone, calzature, pelli.I principali prodotti importati in Italia sono: tessili, articoli di abbigliamento in tessuto, indumenti in maglia, calzature (in aumento), pelli (in diminuzione); nel corso del 2005 sono crollate le importazioni in Italia di prodotti della siderurgia di prima trasformazione, che sono passate da oltre 34 milioni di euro dell'anno scorso praticamente a zero, mentre già negli anni precedenti si erano ridotti i prodotti dell'agricoltura (anche se un certa ripresa dell'import italiano è prevista).Come si vede, almeno per i prodotti tessili, l'abbigliamento e le calzature l'interscambio è bilaterale e vivace: le due voci costituiscono quasi il 60% dell'interscambio commerciale fra i due paesi, con saldo globale più o meno in pari, ma singole voci in attivo o passivo. Questo significa probabilmente che le nostre imprese importano dalla Moldova tessili e lavorati di livello più economico, mentre esportano analoghe merci di più alta qualità per il mercato locale di fascia superiore.Nel paese operano 200 imprese con partecipazione di capitale italiano, pari al 25% del totale delle attività a partecipazione straniera. Il settore di punta è l'industria manifatturiera (tessile, confezioni e calzaturiero), seguita da agroalimentare, costruzioni, commercio.I rapporti con la Ue Anche se siamo ancora lontani da una fase di preadesione, i rapporti fra Ue e Moldova, fino alla firma, il 28 novembre 1994, di un "Partnership and Cooperation Agreement" e alla decisione del Consiglio dell'Ue di nominare un proprio speciale rappresentante a Chisinau.Gli obiettivi della Partnership fra Ue, i suoi Stati membri e la Republica di Moldova, sono quelli di:- fornire un quadro di riferimento appropriato per il dialogo politico fra le parti, che permette lo sviluppo di relazioni politiche;- promuovere il commercio, gli investimenti e le relazioni economiche armoniose fra le parti e in tal modo aiutare il loro sviluppo economico sostenibile;- fornire una base per la cooperazione legislativa, economica, sociale, finanziaria e culturale;- aiutare gli sforzi della Repubblica di Moldova per consolidare la sua democrazia, sviluppare la sua economia e completare la transizione verso un'economia di mercato.Nel frattempo, il Programma di assistenza tecnica comunitaria Tacis per il paese prevede l'impiego di 42 milioni di euro in vari progetti nel periodo 2004-06.Il Governo della Moldova è conscio dell'importanza del rapporto con l'Ue, e sta impiegando tutti i propri sforzi per modernizzare le leggi del paese, cercando di armonizzarle all'acquis comunitario in vista di un processo di preadesione.La legislazione sugli investimenti esteri in Moldova prende il via dalla legge sulla proprietà, n. 459-XII del 22 gennaio 1991, che definisce i rapporti di proprietà all'interno del territorio della Repubblica.La legge fondamentale al riguardo è la legge sugli investimenti esteri 998-XII del 1° aprile 1992, il cui espresso scopo è di attrarre e proteggere gli investimenti stranieri, oltre a stabilire le basi giuridiche, organizzative ed economiche, le forme di attività degli investitori stranieri e delle società con investimenti stranieri nella Repubblica di Moldova. La legge 998/92 è stata in seguito più volte modificata, in particolare con la legge 197-XIII del 27 luglio 1994.La legge sugli investimenti esteri stabilisce il concetto di parità di trattamento con le società locali [1], vietando l'applicazione di misure discriminatorie che ostacolino gli investimenti stranieri, lo sfruttamento e la liquidazione degli oggetti d'investimento, l'esportazione dei beni depositati e dei beni ricevuti a seguito degli investimenti (utili, produzione, lavori, servizi). L'ammontare minimo del capitale sociale delle società con investimenti stranieri si stabilisce conformemente ai regolamenti della legislazione della Repubblica di Moldova riguardante il capitale sociale delle società locali.Gli investitori stranieri nella Repubblica di Moldova possono essere:- persone fisiche e giuridiche straniere, loro associazioni, registrate nel paese della loro cittadinanza o della loro residenza permanente come persone che svolgono attività imprenditoriali;- persone fisiche straniere non registrate nel paese della loro cittadinanza o della loro residenza permanente come persone che svolgono attività imprenditoriali;- persone moldave e apolidi che abitano permanentemente all'estero, registrate nel paese della loro residenza come persone che svolgono attività imprenditoriali;- Stati stranieri;- organizzazioni internazionali.Gli investimenti stranieri possono avvenire sotto forma di:•n valuta convertibile o altra valuta straniera, acquistata nelle banche della Repubblica di Moldova, oggetto di operazioni bancarie;•- macchinari, equipaggiamenti, compresi quelli per gli uffici, materie prime e materiali;•- diritti patrimoniali e non, compreso il diritto sulla proprietà intellettuale (i diritti d'autore, i brevetti, i campioni, i modelli industriali, i marchi commerciali e di fabbrica, la segretezza del processo produttivo e del marketing, le tecnologie, il know how, ecc.).Gli investimenti stranieri, conferiti nel capitale sociale delle società sotto forma di denaro devono essere trasferiti sul conto dell'investitore, aperto in una delle banche della Repubblica di Moldova o versati in contanti presentando la dichiarazione d'importazione legale.Gli investimenti stranieri che non hanno forma di denaro devono essere portati nella Repubblica di Moldova o acquistati sul suo territorio con valuta convertibile o altra valuta comprata nelle banche moldave. L'investitore straniero deve confermare il diritto sui beni di proprietà intellettuale (industriale) o per il loro godimento.Gli investitori stranieri hanno il diritto di reinvestire i propri utili nella Repubblica di Moldova. I reinvestimenti sono considerati investimenti esteri a tutti gli effetti.Gli investimenti stranieri possono essere effettuati in tutti i settori dell'economia della Moldova, a patto che non vengano violati: gli interessi della sicurezza statale; i regolamenti della legislazione antimonopolistica e le norme di protezione dell'ambiente, della salute della popolazione, della moralità e le norme dell'ordine pubblico.Gli investimenti stranieri nella Moldova possono essere effettuati in una delle seguenti forme:- costituzione di società, filiali e associazioni insieme a persone fisiche e giuridiche moldave;- costituzione di società, filiali e associazioni appartenenti integralmente all'investitore straniero;- costituzione di filiali di società non residenti, loro associazioni ed organizzazioni internazionali;- acquisto di società in fase di costituzione o già operanti, di quote in tali società oltre ad azioni o altri titoli;- versamenti bancari con destinazione speciale;- acquisto di alcuni stabilimenti o edifici in costruzione oltre ad altre proprietà che, secondo la legislazione moldava, possono appartenere agli investitori stranieri con diritto di proprietà;- acquisto dei diritti di proprietà e non, compreso il diritto sul leasing, sulla concessione e sugli oggetti di proprietà intellettuale (industriale), oltre all'acquisto dei diritti, in conformità alla legislazione, sulla proprietà di terreni per tutti i tipi di costruzioni;- investimento sulla base dei contratti di attività mista oltre ad altre forme che la legislazione della Repubblica di Moldova permette.La costituzione di società con capitale sociale, in cui gli investimenti stranieri superano 5 milioni di dollari Usa, necessita di permesso dall'autorità di gestione statale che effettua i controlli sulla normativa antimonopolistica.Documentazione, procedura e tempi richiesti per l'iscrizione di imprese con capitali esteri nel registro delle società sono analoghi a quelli previsti per l'iscrizione delle società locali.Gli organi amministrativi si nominano conformemente alla legislazione della Moldova e/o ai documenti di costituzione della società. Le funzioni degli organi di amministrazione della società con investimenti stranieri possono essere concesse sia ai cittadini moldavi che a cittadini stranieri oltre a persone senza cittadinanza (apolidi). Le persone cui il tribunale del paese di residenza ha proibito di svolgere alcuni tipi di attività e le persone che non hanno finito di scontare le pene inflitte loro da detto tribunale, non possono mantenere funzioni nell'organo amministrativo della società con investimenti stranieri.Per il resto tutte le procedure, gli obblighi e responsabilità e i diritti di tali società ricalca la normativa vigente per le società locali. E' interessante quanto previsto dall'art. 32 della legge:- i terreni ed altri immobili utilizzati da tali società vengono concessi in affitto agli investitori stranieri per un periodo non superiore a 99 anni con o senza il diritto di rinnovo;- nel caso in cui alle società locali verrà accordato il diritto di proprietà sulla terra, detto diritto si estenderà anche alle società con investimenti stranieri. In detto caso le società con investimenti stranieri avranno il diritto prioritario per l'acquisto del terreno su cui sono situati i loro stabilimenti, magazzini, uffici, centri commerciali.Gli investimenti stranieri, sul territorio della Repubblica di Moldova, godono di protezione e garanzie da parte dello Stato: gli investimenti stranieri non possono essere espropriati, nazionalizzati o sottoposti ad altre misure analoghe (salvo che la legislazione lo permetta e che la misura di esproprio o nazionalizzazione venga attuata soltanto in nome degli interessi nazionali e con il pagamento di un rimborso).Gli investitori stranieri, dopo aver pagato le imposte e le tasse, hanno il diritto di utilizzare le disponibilità finanziarie in moneta nazionale, ottenute nella Repubblica di Moldova, per:- lo svolgimento di attività imprenditoriali;- il reinvestimento, compreso l'acquisto delle società, delle loro quote, delle azioni ed altri titoli;- l'acquisto della valuta straniera sul mercato interno legale.Inoltre essi hanno il diritto di trasferire all'estero il loro denaro in valuta straniera, ricevuto come risultato degli investimenti. Possono essere trasferiti all'estero:- i profitti sotto forma di dividendi, le percentuali, i ricavati dall'assistenza tecnica ed i servizi prestati, le provvigioni ed altre ricompense ricevute;- le somme pagate agli investitori in base alle loro richieste di denaro od altre richieste che hanno una valutazione economica;- le somme ricevute dagli investitori stranieri in caso di liquidazione della società, di vendita o ritiro dei propri investimenti o degli oggetti investiti.Speciali agevolazioni sono concesse a questo tipo di società (si veda oltre, nel sistema fiscale). Sistema fiscale Il sistema fiscale della Moldova si basa sul codice fiscale della Repubblica di Moldova dell'8 settembre 1998, successivamente più volte modificato (l'ultima volta con legge 154-XVI del 21 luglio 2005, che ha introdotto importanti variazioni, come si vedrà in seguito).Il Codice affronta il sistema fiscale in 4 parti, relative alle disposizioni generali; alle imposte sul reddito delle persone fisiche e delle imprese; all'imposta sul valore aggiunto e alle accise.La procedura di riscossione delle imposte è prevista dal codice fiscale 1163-XIII del 24 aprile 1997 e dalla Disposizione del Ministero delle Finanze n. 9-02 del 31 dicembre 1993 sul modo di calcolare e versare nel bilancio statale l'imposta sul reddito delle società con investimenti stranieri e delle persone giuridiche straniere.Il sistema si basa sui princìpi tipici della fiscalità dei paesi avanzati, introdotti con la legge 154/05, come neutralità e certezza della tassazione, equità e stabilità fiscale, efficienza del sistema di tassazione.La tassazione è a 2 livelli: statale e locale.A livello statale sono percepite: imposte sui redditi, Iva, accise e tasse sui consumi, imposte di bollo, di registrazione e altri tributi, dazi e tasse doganali, contributi per il Fondo strade.Il sistema di tassazione locale include molteplici forme di tassazione, le più importanti fra le quali sono: l'imposta sui terreni, sui fabbricati, la tassa sull'uso delle risorse naturali; i contributi per la pubblicità e per le licenze e locazioni commerciali.Un'importante innovazione introdotta dalla nuova legge 154/05, che interessa molto da vicino le imprese italiane desiderose di investire nel paese, riguarda il concetto di stabile organizzazione, definita come una sede fissa di lavoro tramite la quale un'impresa non residente conduce affari nella Repubblica di Moldova, direttamente o indirettamente, tramite un agente indipendente. Di conseguenza, l'ufficio di rappresentanza è una sede non permanente, incaricata di attività preparatorie, accessorie o di altra natura che non rivestano la natura di stabile organizzazione.Imposte sui redditi Le imposte sui redditi delle persone fisiche e delle imprese sono gradualmente diminuite nel corso degli anni, per invogliare gli investimenti esteri. Il pagamento dell'imposta sul reddito personale è obbligatorio per tutte le persone che ricevano una qualsiasi fonte di reddito nella Repubblica di Moldova, indipendentemente dal fatto che siano o meno cittadini moldavi.Per il 2006 le aliquote delle imposte per i redditi delle persone fisiche, che vengono calcolate mensilmente con carattere di progressività, sono le seguenti:Reddito AliquotaSotto i Mdl (leu moldavi) 16.200 8%Da Mdl 16.200 a Mdl 21.000 13%Al di sopra di Mdl 21.000 20%Sono rimaste invariate le fasce di reddito, ed è stata introdotta una diminuzione delle aliquote del 2%. Le deduzioni personali sono state aumentate a Mdl 4.500.Il reddito d'impresa, indipendentemente dalla forma societaria assunta, è soggetto ad un'aliquota fissa del 15% (in diminuzione dal 18-20% degli anni precedenti).I profitti, che costituiscono l'imponibile, sono calcolati letteralmente come differenza tra entrate e spese. Le deduzioni per il personale dipendente sono salite da Mdl 600 a 840.Sono previsti sgravi a favore di talune categorie:- le società con investimenti stranieri e le piccole imprese hanno delle agevolazioni per un periodo di 5 anni, se rientrano nelle condizioni previste dalla legislazione (investimenti non inferiori a 250.000 dollari Usa, attività produttiva di merci e servizi);- le società con capitale sociale in cui gli investimenti stranieri superano la somma equivalente a 1 milione di dollari Usa, dopo la costituzione del capitale sociale, secondo i disposti di legge e dopo la dichiarazione delle prime entrate, sono esentate dall'imposta sul reddito per i seguenti 3 anni dalla data della firma dell'accordo con l'Ispettore fiscale principale dello Stato presso il Ministero delle Finanze. L'unica condizione obbligatoria è che almeno l'80% della somma dell'imposta sul reddito, calcolata, ma non versata all'erario, nel bilancio venga reinvestita per lo sviluppo della propria produzione o nei programmi statali o nei settori dell'economia nazionale.Per le imprese con personalità giuridica è previsto il pagamento di una tassa annuale sugli immobili pari allo 0,1% del valore residuale a bilancio degli edifici e degli impianti, che si calcola in base al codice fiscale e alla legge annuale di bilancio.L'imposta fondiaria corrisponde a 1.000 Mdl per ettaro per terreni dati in affitto da persone fisiche, 3.000 Mdl per ettaro per terreni dati in affitto da persone giuridiche (dati 2005).L'Imposta sul valore aggiunto L'Iva è stata introdotta nel 1992 ma a partire dal 1° agosto 1998 è stato adottato un nuovo sistema elaborato in conformità alle previsioni del codice fiscale ed alle norme internazionali.Attualmente l'aliquota generale è pari al 20% del valore complessivo della merce o dei servizi resi. Di recente sono state introdotte alcune riduzioni, come ad esempio sui prodotti di prima necessità come latte e pane e farmaci inclusi nella lista predisposta dal Ministero della Salute e protezione sociale per i quali l'aliquota è pari all'8%.L'Iva grava sulle persone fisiche e giuridiche che svolgono attività di impresa in Moldova con l'eccezione degli imprenditori il cui volume di affari non ecceda il minimo imponibile di 18.000 lei.I prodotti esenti sono rappresentati da giornali, periodici, pane, prodotti tessili, calzature, servizi finanziari e trasporti pubblici municipali.Il versamento viene effettuato entro il 20° giorno del mese successivo all'acquisto della merce. La posizione debitoria o creditoria delle imprese soggette a tale imposta viene rilevata entro il 20° giorno successivo a quello di conclusione del trimestre di competenza della stessa.Per i beni importati, il pagamento della tassa viene effettuato alla dogana nel momento di ingresso della merce in Moldova.Per quel che riguarda l'imposta sui consumi, la lista dei prodotti per i quali è previsto il pagamento di accise comprende: vino e prodotti alcolici, tabacco e prodotti derivati, gioielli, birra, combustibili.Le agevolazioni Le principali agevolazioni previste dalla legislazione moldava sono costituite da:Agevolazioni doganali: per le società a partecipazione straniera hanno diritto alle seguenti agevolazioni doganali:i beni importati sulla base dell'art. 3 della legge "sugli investimenti stranieri" (macchinari ed equipaggiamenti per fabbriche ed uffici, materie prime e semilavorati), che servono per la formazione o l'aumento del capitale societario, sono esenti da dazi e i beni (materie prime e semilavorati) importati nel paese per produzione di articoli finiti destinati all'esportazione sono esenti dal pagamento di dazi doganali; tale esenzione non include il pagamento dei dazi per le operazioni di sdoganamento, pari allo 0.25% del prezzo della merce.Agevolazioni fiscali: per 5 anni, consistenti in una riduzione del 50% dell'imposta sui profitti purché la partecipazione del capitale straniero sia superiore ai 250.000 dollari Usa; il capitale sociale sia stato interamente conferito; più del 50% del reddito dell'impresa derivi dalla vendita di merci e servizi di produzione propria; sia stata presentata la dichiarazione relativa ai profitti del primo anno.Altre agevolazioni: le merci importate dai paesi Csi e dalla Romania sono esenti da imposte e da dazi d'importazione (equivalenti al 15% e gravanti sulle merci importate da tutti gli altri paesi). Inoltre, sulle merci esportate dalla Moldova non viene pagata l'Iva. Contemporaneamente al periodo di esenzione dall'imposta sui profitti, le società miste, nelle quali la partecipazione del capitale straniero è superiore ai 250.000 dollari Usa, beneficiano anche dell'esenzione dal pagamento dell'imposta di investimento per il potenziamento degli impianti. Diritto del lavoro Tutta la normativa giuslavoristica moldava è contenuta nel Labour Code of the Republic of Moldova, legge 154-XV del 28 marzo 2003.L'imponente Codice regola il complesso insieme delle relazioni di lavoro individuali e collettive, il controllo sulle applicazioni delle norme in questa area, la giurisdizione del lavoro, e anche altre relazioni connesse con il lavoro. Le sue norme si applicano a lavoratori sia residenti sia non residenti che lavorano nel territorio della Repubblica di Moldova (e ai cittadini moldavi che lavorano in rappresentanze diplomatiche all'estero), e ai datori di lavoro moldavi, siano essi persone fisiche o giuridiche, associazioni o altre organizzazioni non commerciali, pubblici o privati, che impiegano lavoro salariato o stipendiato.I princìpi di base delle norme che regolano le relazioni di lavoro in Moldova sono i seguenti:- libertà del lavoro, compresa la libera scelta del posto di lavoro, del commercio e dell'occupazione;- proibizione del lavoro obbligatorio e delle discriminazioni sul mondo del lavoro;- protezione dalla disoccupazione e assistenza nel periodo d'impiego;- diritto di ciascun lavoratore a condizioni di lavoro equo, compresi i diritti a condizioni igieniche e di salute adeguate, riposo, ferie, massimo di ore lavorative;- uguaglianza dei diritti ed opportunità dei lavoratori (equo salario, promozioni, formazione, miglioramento professionale);- tutela dei diritti di associazione sindacale, e di partecipazione alla gestione aziendale nelle forme stabilite dalla legge;- obbligo ai datori di risarcire danni materiali e mentali dovuti a ragioni di lavoro;- diritto di sciopero e di risoluzione individuale delle controversie di lavoro;- obbligo delle parti di osservare i contratti collettivi di lavoro;- diritto alla parte sindacale di controllare l'effettiva applicazione delle norme di lavoro;- garanzia del diritto all'assicurazione sociale obbligatoria dei lavoratori.Il Codice contiene i seguenti titoli:1. Norme generali (quelle cui si è accennato sopra).2. Partnership sociale e rappresentanza dei lavoratori. La partnership sociale consiste in un sistema di mutue relazioni fra rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro e delle corrispondenti autorità pubbliche nel processo di determinazione e realizzazione dei diritti e degli interessi economici delle parti. Questo titolo prende pertanto in esame i princìpi di questo patto sociale, le sue finalità di composizione delle vertenze in un quadro di legalità e concertazione, la rappresentanza dei lavoratori, la contrattazione collettiva, il diritto dei lavoratori di partecipare all'amministrazione dell'impresa.3. Contratto di lavoro individuale.4. Ore di lavoro e di riposo. La normale settimana lavorativa si articola in non più di 40 ore lavorative in 5 giorni (in casi e settori particolari 6 giorni, ma sempre entro il limite delle 40 ore). Tale monte ore si riduce a 24 ore per lavoratori fra i 15 e 16 anni, 35 ore per lavoratori fra i 16 e 18 anni e per lavori gravosi e disagiati, 30 ore per invalidi (più una serie di misure per categorie particolari). Il normale orario di lavoro giornaliero è di 8 ore, che in casi particolari e concordati possono essere portate a 10, ed in caso di turni continui fino ad un massimo di 12 ore. La pausa pranzo deve durare un minimo di 30 minuti, mentre il riposo giornaliero (intervallo fra un turno di lavoro e il successivo) deve essere almeno il doppio del turno di lavoro. Il periodo di ferie annuali non deve essere inferiore ai 28 giorni lavorativi (inclusi sabati e prefestivi).5. Remunerazione e carichi di lavoro. In particolare nel titolo si considera che il salario/stipendio si compone di 3 fattori: il salario base ufficiale più quote addizionali più eventuali incentivi. Un concetto molto importante che viene definito in questa sezione del Codice è quello del salario minimo garantito, che costituisce la base del sistema di protezione sociale (lavori dequalificati, situazioni di difficoltà, pensioni sociali ecc.), ma serve anche per il calcolo di molti altri aspetti economici della realtà del paese (ad esempio, come abbiamo visto, il capitale sociale minimo delle società, ma anche importi di tariffe, multe e così via). L'importo del salario minimo garantito viene definito dal Governo dopo consultazioni con i rappresentanti di lavoratori e datori di lavoro, secondo le modalità stabilite in questo titolo del Codice.6. Garanzie e indennità, in casi di trasferte, spostamenti del luogo di lavoro, studenti - lavoratori, trattamenti di fine rapporto ecc.7. Disciplina del lavoro all'interno dell'azienda.8. Formazione e apprendistato.9. Sicurezza del lavoro.10. Norme per particolari categorie di lavoratori, quali: donne, madri, minorenni, dirigenti, lavori part-time, stagionali, lavoratori da casa, del settore dei trasporti, religiosi, diplomatici, turnisti.11. Responsabilità dei datori e dei lavoratori nell'ambito dei contratti di lavoro.12. Giurisdizione del lavoro, con particolare riguardo alla risoluzione delle dispute collettive e alla regolamentazione del diritto di sciopero.13. Supervisione e controllo della normativa in materia di lavoro.14. Norme transitorie.Costo del lavoro Per avere un'idea concreta del costo del lavoro attualmente in Moldova, si può dire che:- il salario di un operaio generico si aggira tra gli 80/110 dollari al mese. Il salario di un operaio specializzato di aggira tra i 100/200 dollari al mese. Il salario di un ingegnere specializzato si aggira attorno ai 200/300 dollari al mese;- la retribuzione media degli straordinari, nel settore dell'industria, è di 1,5 dollari l'ora per i giorni lavorativi, e di 2 dollari per i notturni ed i festivi;- l'onere contributivo consiste nel pagamento, da parte dell'imprenditore, di un'aliquota del 29% (27% per il Fondo sociale e 2% per il Fondo di assistenza sanitaria), che grava sul costo del lavoro.

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